Vallata Est del Corno alle Scale
La toponomastica, questa maltrattata… I nomi di luogo ci accompagnano sempre nella vita, negli spostamenti, nell'abitare. E molti sono pronti a spiegare perché un luogo ha un determinato nome: "Si chiama così perché me l'ha detto il nonno!", oppure: "Sono sicurissimo, perché lo dice la mappa del Catasto!".
In realtà non è così semplice: i nomi di luogo sono frutto, quasi sempre, di un'accurata osservazione del luogo stesso, delle sue caratteristiche; per questo, in molti casi, sono estremamente antichi, certamente più del nonno o del Catasto. Inoltre, proprio nelle carte per così dire "ufficiali" si trovano a volte discrepanze con il vero nome di un luogo, italianizzato o burocratizzato in maniera violenta senza tener conto delle denominazioni popolari, più antiche, come ho detto, della burocrazia. Proprio perché i nomi di luogo ci appartengono così tanto, sembrerebbe facile spiegarne l'origine; ma ecco il tranello: magari si fa ricorso a complicate disquisizioni di linguistica applicata o a riferimenti storici riguardo a fatti che sono accaduti a molti chilometri di distanza o a molti anni di distanza; magari si fa riferimento ad origini greche o latine (mi viene sempre in mente il "latinorum" di don Abbondio) che a volte ci possono anche stare, ma non sempre, e appaiono perciò piuttosto improbabili in un ambiente montano lontano da tutto.
Insomma, non è facile per niente, contrariamente a quello che si potrebbe pensare. Per questo ho voluto accingermi a quest'impresa semiseria, semiseria perché non è il mio campo di studio ma mi piace la sfida; poi è notorio che mi annoio senza fare nulla. Ho ritenuto importante almeno elencare i nomi di luogo, anche facendo riferimento a documenti antichi, e analizzarli in modo scanzonato, certamente senza prendermi sul serio.
Pianaccio infossato nella valle del Rio Bagnadori
Iscriviti per rimanere sempre informato sugli eventi a Pianaccio!